Non c’è dubbio, però, che tutta questa situazione rappresenti solo un provvedimento tampone rispetto a uno scenario che si fa sempre più intricato. Anche perché le dinamiche internazionali legate ai prezzi delle materie prime (soprattutto del gas) sono difficili da prevedere nel lungo periodo. E d’altra parte, non si può andare sempre avanti a forza di interventi pubblici. A sostenere questa tesi è proprio il premier Mario Draghi, che ha sottolineato come siano stati stanziati ben 8 miliardi di € in sei mesi, per un intervento senza precedenti. Per questo motivo, il Governo starebbe pensando di attingere ai profitti extra fatti registrare aziende come Enel, Edison ed Eni proprio grazie ai rincari. Lo stesso Draghi ha illustrato questo nuovo intervento:
È difficile pensare a una riflessione strutturale che non guardi ai profitti che le società hanno avuto, difficile non chiamare alla compartecipazione dei costi comuni chi ha maturato questi profitti. Mario DraghiIl Fatto Quotidiano, articolo “Bollette, il governo valuta di attingere agli extra profitti realizzati da gruppi come Enel, A2a o Edison grazie ai forti rincari”
Si tratta di una iniziativa già adottata in Spagna, e che potrebbe essere favorita dal costo particolarmente basso dei processi di generazione dell’energia elettrica. Una volta ammortizzato il costo di dighe e strutture varie, necessarie per l’impiego di impianti idroelettrici, le uniche spese da sostenere sono quelle per la manutenzione. Secondo le prime stime, i guadagni extra delle aziende coinvolte ammonterebbero a circa 4 miliardi di € l’anno. Anche il Ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha espresso il suo parere favorevole sulla faccenda:
È probabile che arriveremo a un momento in cui anche le grandi aziende energetiche dovranno dare una mano. Tutti devono capire che i sacrifici devono farli tutti. Non si può fare terrorismo sull’ambiente a spese del lavoro e terrorismo sul lavoro a spese dell’ambiente.
Roberto CingolaniIl Fatto Quotidiano, articolo “Bollette, il governo valuta di attingere agli extra profitti realizzati da gruppi come Enel, A2a o Edison grazie ai forti rincari”
Questa è solo una delle vie da seguire per cercare di diminuire l’impatto che i costi delle materie prime hanno sulle forniture. Secondo Francesco Starace, AD Enel, la strada vincente è quella che porta all’elettrificazione sempre più diffusa. Un approccio che, se seguito correttamente, potrebbe portare a grandi ribassi delle fatture.